Dietro ad ogni segreto culinario delle nostre nonne cè sempre un piccolo mistero. Le pentole di terracotta sono la pietra filosofale per cucinare minestroni, zuppe, stufati, sughi, legumi e tutti i piatti che necessitano una cottura lunga e senza sbalzi di temperatura. A differenza del metallo, la terracotta si comporta come un isolante: si scalda lentamente e altrettanto lentamente cede il calore che assorbe (anche a fuoco spento), garantendo un riscaldamento uniforme e progressivo del cibo. Ma scendiamo nel dettaglio. Avete appena acquistato un set di pentole di terracotta e non vedete lora di ridare al vostro ragù tutto il sapore della tradizione contadina, come iniziare? La prima cosa da fare è mettere i tegami in acqua fredda e lasciarli immersi per 12 ore: questo permetterà di reidratare la terracotta che si è seccata durante la cottura ed evitare rotture premature. La ceramica è un materiale celebre per la sua fragilità, per questo dovrete avere molta cura nel trattare il vostro nuovo set di pentole. Ad esempio, quando cucinate è fondamentale usare una retina spargifiamma, che permetta al calore di diffondersi in maniera uniforme (mai mettere il recipiente sulla fiamma viva) e scegliere mestoli in legno per non graffiare la smaltatura interna. Questo garantirà una lunga vita al vostro set. La pulizia dovrà essere altrettanto accurata: riempite le pentole dacqua calda e lasciatele così per qualche ora, rilasceranno il grasso incorporato lungo la cottura; poi lavatele con un po di detersivo per i piatti e una spugnetta antigraffio. Ora che sapete come prendervi cura delle vostre pentole di coccio, perché non inaugurarle con un gustosissimo stufato di coniglio alle cipolle, spezie e vino rosso? Scoprirete un gusto senza tempo che non conosce stagione.