
Faq
Regole per la recensione
Olio di palma – Perché si usa nell’industria alimentare?
Che cos’è e dove viene impiegato l’olio di palma? Perché viene utilizzato proprio l’olio di palma in ambito alimentare?
L’olio di palma è uno dei principali oli vegetali utilizzati dall’industria alimentare poiché possiede un ampia versatilità tecnologica e proprietà uniche che influiscono sulla struttura, aspetto, gusto e tempo di conservazione di molti prodotti. L'olio di palma viene utilizzato poiché ha un sapore neutro e per il suo elevato tenore di acidi grassi saturi (caratteristica che ha in comune con altri prodotti alimentari come il burro), che gli consente di non irrancidire. Grazie alle sue proprietà fisiche (durezza, consistenza e plasticità), conferisce ad un ampia gamma di alimenti una consistenza molto apprezzata (cremosità o croccantezza a seconda dei casi). Per taluni prodotti non esiste ancora un'alternativa vegetale a quest’olio senza che ne risultino profondamente modificate le caratteristiche dell’alimento. L’olio di palma viene impiegato inoltre anche in altri settori: per i prodotti per la cura della casa, come i saponi, i detergenti e gli alimenti per animali e nella produzione di biofuels.L'olio di palma contiene acidi grassi trans?
L’olio di palma contiene una varietà di grassi, vitamine e sostanze nutritive, ma non acidi grassi trans. L’olio di palma è pressoché solido a temperatura ambiente e non necessita di idrogenazione. Di conseguenza l’olio di palma è stato ed è una valida alternativa ai grassi idrogenati e riveste quindi un ruolo centrale nella riduzione del contenuto di acidi grassi TRANS nei prodotti alimentari.Come sono etichettati in lista ingredienti gli oli e grassi vegetali compreso l’olio di palma?
La normativa vigente a livello nazionale e comunitario prevedeva che l’olio di palma o qualsiasi altro olio o grasso vegetale presente nel prodotto alimentare venisse indicato in lista ingredienti sotto la categoria generica “olio/grasso vegetale”, senza indicazione della origine vegetale specifica. A partire dal 13 Dicembre 2014, con l’entrata in vigore del nuovo Reg. UE 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, è diventato obbligatorio a livello comunitario indicare anche l’origine vegetale specifica degli oli e grassi vegetali presenti nel prodotto.È vero che l’olio di palma fa male alla salute?
Il consumo di olio di palma non comporta in sé conseguenze negative per la salute. L'olio di palma è un olio vegetale ricco di sostanze nutrienti necessarie per il fabbisogno energetico giornaliero e rappresenta ad esempio una preziosa fonte di beta carotene e vitamina E. Alcuni studi hanno scoperto che i tocoferoli e i tocotrienoli (isomeri della vitamina E) contenuti nell'olio di palma, sono preziosi antiossidanti. Questo olio vegetale poi ha un contenuto leggermente inferiore di grassi saturi rispetto al burro e l'acido palmitico - di cui è essenzialmente composto - si ritrova in moltissimi alimenti, dal latte materno all'olio d'oliva. Allo stato dell’arte, le raccomandazioni della comunità scientifica sono volte più a limitare la quantità globale di acidi grassi saturi assunti con la dieta, e non danno specifiche raccomandazioni sulla fonte di questi nutrienti, come l’olio di palma. Diversi studi scientifici hanno infatti notevolmente ridimensionato il ruolo negativo degli acidi grassi saturi sull’innalzamento del colesterolo sanguigno; in particolare è stato dimostrato che l’acido palmitico contenuto nell’olio di palma ha un effetto neutrale sul colesterolo sanguigno.E’ vero che Nestlé è implicata nella distruzione delle foreste in Indonesia causata dalla produzione di olio di palma?
Nestlé non possiede alcuna piantagione di palme da olio, né in Indonesia, né in alcuna parte del mondo, e al contrario si oppone fortemente alla deforestazione delle foreste pluviali non solo indonesiane, ma di tutto il mondo. Nestlé si è fortemente impegnata a utilizzare esclusivamente olio di palma proveniente da fonti sostenibili certificato RSPO: nel settembre del 2013 abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e il 100% dell’olio di palma da noi utilizzato è certificato da RSPO, ben due anni in anticipo rispetto all’impegno pubblico che avevamo assunto.Cosa facciamo ora.
Perché Buitoni ha deciso di ritirare alcuni prodotti.
Le garanzie.
La piramide alimentare e del movimento
PIRAMIDE ALIMENTARE

- Mangiare poco, ma di tutto.
- Consumare 4/5 pasti al giorno ben distanziati tra loro: 3 pasti principali, uno snack a metà mattina e la merenda.
- Bere da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno.
- Scegliere maggiormente gli alimenti alla base della piramide, variandoli il più possibile.
- Alternare le fonti proteiche: carne, uova, pesce e legumi.
- Privilegiare l'olio extra vergine d'oliva.
- Non eccedere nel sale e nelle bevande alcoliche.
- Scegliere sistemi di cottura che non richiedano l'aggiunta di condimenti, come la bollitura, la cottura al vapore, al forno.
PIRAMIDE DEL MOVIMENTO

REGOLE PER UNA CORRETTA IDRATAZIONE

- 300 ml derivano dalle reazioni che avvengono nell'organismo.
- 1000 ml vengono introdotti con l'alimentazione, soprattutto frutta e verdura, e in parte con pane, pasta e cereali.
- I restanti 1000-1200 ml devono essere introdotti con le bevande, soprattutto acqua, ma anche il latte è un'ottima scelta.
- Bere spesso, senza aspettare di avere sete, a piccoli sorsi.
- Bere almeno 1,5 litri d'acqua al giorno, per garantire un corretto funzionamento cellulare e un'adeguata eliminazione delle scorie.
- Optare per un'acqua a basso contenuto di sodio, per aiutare il processo depurativo ed evitare la ritenzione idrica.
- Evitare di bere acqua gelata.
Equilibrio energetico

Alla base di uno stile di vita sano c'è un sottile e delicato bilanciamento tra alimentazione e abitudini quotidiane che può essere definito "equilibrio energetico".
Il fabbisogno calorico quotidiano varia in funzione dei diversi stili di vita, ma in generale possiamo dire che è di 2400-2900 kcal per gli uomini e di 1900-2200 kcal per le donne. Ma come vengono spese queste calorie?

COME MANTENERSI ATTIVI E BRUCIARE CALORIE
È fondamentale fare attività fisica quotidianamente. Ma quante calorie si possono bruciare a seconda dell’attività che si sceglie? Dipende dall’età e dal peso corporeo della persona.
Ecco un esempio del numero di calorie bruciate con vari tipi di esercizi, basato su 30 minuti di allenamento:
- Nuoto e ciclismo: tra 250 e 350
- Tennis (singolo): tra 292 e 407
- Salto della corda: tra 376 a 521
- Pattinaggio a rotelle: tra 550 e 750
- Corsa (a 3,5 km/ora): tra 545 e 750
Anche l’attività fisica svolta a casa consente di bruciare calorie: pulire casa, lavare le finestre, salire e scendere scale sono tutte attività che ci aiutano a bruciare calorie.
I nutrienti: Il nostro carburante quotidiano
I nutrienti costituiscono il carburante ideale per i nostri muscoli e forniscono una buona quantità di energia di pronto impiego.
Scopri quali sono e le giuste quantità.
Carboidrati
Sono suddivisi in semplici (si trovano nello zucchero comune, nel latte, nella frutta, nel miele e nelle marmellate) e complessi (nel pane, nella pasta, nel riso, nelle patate, nel mais). Costituiscono il carburante per i nostri muscoli e il nostro cervello, sono facilmente disponibili e forniscono una buona quantità di energia (in media 4 kcalorie per grammo) di impiego immediato. Circa il 55-60% delle calorie giornaliere dovrebbe provenire dai carboidrati, prevalentemente di tipo complesso.
Proteine
Servono per la formazione ed il mantenimento dei nostri tessuti (muscoli, pelle, mucose, ecc.) degli ormoni, entrano a far parte del sistema immunitario, sono coinvolte nella visione. Sono contenute negli alimenti di origine animale (carne, latte, uova, pesce) e vegetale (in particolare nei legumi). Circa il 10-15% delle calorie quotidiane dovrebbe essere di origine proteica.
Grassi
Sono principalmente suddivisi in saturi (solidi a temperatura ambiente, come il burro) e insaturi (liquidi a temperatura ambiente, come l'olio). Costituiscono un'importante riserva di energia (ogni grammo di grasso fornisce circa 9 kcalorie), compongono le membrane cellulari e sono fondamentali nel metabolismo di alcuni tipi di vitamine dette liposolubili. Nella dieta quotidiana, i grassi non dovrebbero superare il 25-30% dell'apporto totale. È preferibile consumare oli vegetali, che forniscono vitamine ed acidi grassi essenziali.
Il consumo di burro e grassi di origine animale, ricchi in saturi, andrebbe invece limitato.
Vitamine
Suddivise in liposolubili e idrosolubili, queste sostanze intervengono nei meccanismi della liberazione e dell'utilizzo dell'energia contenuta negli alimenti, della crescita, della coagulazione del sangue, della vista, dell'assorbimento del ferro, della prevenzione dei processi di invecchiamento, della prevenzione di alcune malattie.
Antiossidanti
Contenuti in molti vegetali, aiutano a combattere i radicali liberi (molecole instabili che si formano nel corso di svariati processi metabolici e danneggiano le cellule dell'organismo).
È consigliabile non superare la quantità giornaliera indicativa GDA.
Il valore di riferimento delle GDA per il sodio è di 2,4g (corrispondente a 6g di sale da cucina).
Materiali
Contribuiscono alla formazione delle ossa e dei denti, regolano l'equilibrio idro-salino e la permeabilità delle membrane biologiche, attivano alcuni cicli metabolici. Anche se presenti in piccole quantità nel nostro organismo, sono indispensabili per la salute.
Stili di vita

La salute e il benessere iniziano dalla tavola: una dieta sana e corretta, infatti, rappresenta la premessa per uno stile di vita equilibrato e attivo. È essenziale sottolineare che il benessere non è fatto di grandi rinunce, ma si basa su piccoli accorgimenti da seguire quotidianamente.
- Fare dei pasti completi variando spesso i cibi presenti sulla tavola: in questo modo si eviterà la tentazione di "pasticciare" tra i pasti.
- Fare un'abbondante prima colazione perché, dopo una notte di sonno, il nostro organismo ha bisogno di energia per rimettersi in moto e trovare il buonumore per affrontare la giornata.
- Strutturare il pranzo mangiando di tutto, tenendo d'occhio la quantità, ma appagando completamente il senso di fame. Sulla tavola non dovranno mai mancare frutta e verdura, scelte fra quelle di stagione. In più è fondamentale mangiare lentamente, senza stress o distrazioni per gustare al meglio il piacere del cibo.
- Fare una cena equilibrata e leggera, pensando che di notte il corpo riposa ed esige solo l'energia necessaria per mantenere in funzione gli organi (metabolismo basale). Questo significa che gli eccessi alimentari serali implicano un'energia inutilizzata che rischia di essere immagazzinata sotto forma di grasso. Inoltre, è bene facilitare la digestione evitando piatti pesanti e troppo conditi.
- Concedersi spuntini per i buchi allo stomaco di metà mattino o del pomeriggio, con uno yogurt o un frutto oppure una barretta ai cereali. In più, bere molta acqua nel corso della giornata per idratarsi nel modo corretto.
- Praticare esercizio fisico regolarmente (meglio se quotidianamente). Un esercizio fisico costante, anche se moderato, è in grado di migliorare la risposta immunitaria, con influssi benefici sul corpo e anche sulla nostra mente.
Informazioni nutrizionali

Nei prodotti Buitoni potrete trovare tutte le informazioni nutrizionali grazie al Nutritional Compass ed alle GDA - Guideline Daily Amounts - le Quantità Giornaliere Indicative di energia e nutrienti adeguati a una alimentazione equilibrata.
IL NUTRITIONAL COMPASS
Il Nutritional Compass è uno strumento utilissimo e di facile consultazione che ti fornisce informazioni importanti e consigli preziosi riguardo la nutrizione, la salute e il benessere dei nostri prodotti. Oltre alla tabella con i valori nutrizionali dell'alimento, c'è il box "Buono a sapersi", dove scoprirai tutto ciò che devi sapere sui nutrienti fondamentali del prodotto. Il box "Il buon consiglio" / "Il benessere inizia dalla tavola", ti offrirà invece una miniguida ricca di utili suggerimenti sulle buone abitudini alimentari e sull'importanza del movimento. Il box "Contattaci" ti offrirà un numero verde, sempre a tua disposizione, per rispondere direttamente a ogni tua domanda.

GDA (Guideline Daily Amounts)
Le GDA (Guideline Daily Amounts) sono una guida per capire le Quantità Giornaliere Indicative di energia e nutrienti adeguati ad una alimentazione equilibrata.
Nelle confezioni si evidenzia la % delle quantità giornaliere indicative dei nutrienti presenti per porzione, sulla base di una dieta da 2000 kcal.
Utilizzando le informazioni nutrizionali e le GDA sulle confezioni, si confrontano i prodotti e si presta attenzione alla propria alimentazione.
Sul fronte delle confezioni, l’icona dell’energia esprime le kcal per porzione e la percentuale della quantità indicativa giornaliera per l’energia. Si possono trovare anche l’icona degli zuccheri, grassi, grassi saturi e sodio.
Calorie
Le calorie misurano la quantità di energia che si assume durante il giorno con gli alimenti, l'energia necessaria non solo per la nostra attività fisica e movimento ma per qualsiasi cosa facciamo anche dormire e respirare.
Il valore di riferimento delle GDA per l'energia è 2000 kcal.
Zuccheri
Gli zuccheri forniscono al corpo energia. Importante è non superare la quantità giornaliera indicativa.
Il valore di riferimento delle GDA per gli zuccheri è 90g.
Grassi
Vediamo solitamente due differenti tipi di grassi sulle etichette delle confezioni. I grassi totali e il valore relativo dei grassi saturi.
Il valore di riferimento delle GDA per i grassi è di 70g.
Grassi saturi
I grassi saturi non dovrebbero superare la quantità giornaliera indicativa GDA.
Il valore di riferimento delle GDA per i grassi saturi è di 20g.
Sodio
Il sodio è il componente del sale che regola gli equilibri idrici di tutto il nostro corpo.
È consigliabile non superare la quantità giornaliera indicativa GDA.
Il valore di riferimento delle GDA per il sodio è di 2,4g (corrispondente a 6g di sale da cucina).
La dieta mediterranea

Nel novembre 2010 l'Unesco ha incluso la dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell'umanità. Ma cosa contraddistingue questa dieta? In particolare colpisce per il suo potente effetto antiossidante dovuto al notevole apporto di vitamine e sali minerali: in questo modo, contrasta l'azione negativa dei radicali liberi. La cucina mediterranea è ricca di carboidrati e relativamente povera di grassi animali e di carne. Si basa su cereali ad alto valore nutrizionale come il frumento, un'ampia disponibilità di ortaggi, frutta e legumi, colture specifiche come la vite e l'ulivo, una grande tradizione nel trattare i latticini e la possibilità di usufruire di un mare pescoso. Se parliamo di dolci, la frutta secca è la vera protagonista: mandorle, fichi e datteri, sono ricchi di principi nutritivi e forniscono un apporto fondamentale di acidi, grassi insaturi, fibre, proteine, vitamine e minerali. Due esempi di tipiche ricette mediterranee che fanno bene? La pasta e fagioli: l'abbinamento di pasta e legumi, offre infatti un apporto proteico paragonabile a quello della carne e presenta un basso indice glicemico, ideale per chi é predisposto al diabete. Ma anche la semplice pasta al pomodoro condita con olio extravergine d'oliva:ricco di principi antiossidanti e di licopene in quanto precursore del betacarotene e della vitamina A.
Verdure
Caratteristica generale delle verdure è l’altissimo contenuto di acqua (mai inferiore al 75%), cui fanno riscontro quantità molto piccole di proteine, di carboidrati (con l’eccezione dei tuberi, per l’elevato contenuto di amidi) e di lipidi.
La maggior parte di esse non contribuisce in maniera rilevante all’apporto energetico giornaliero, ma rappresenta una fonte cospicua di vitamine e minerali.
Il consumo quotidiano di 5 porzioni di frutta e ortaggi è considerato una delle basi fondamentali di una corretta e salutare alimentazione. Le verdure possono essere consumate crude o cotte, secondo le innumerevoli ricette. Le loro proprietà nutrizionali rimangono tuttavia intatte solo nel prodotto crudo.
È inoltre vantaggioso scegliere verdure di stagione perché la coltivazione senza forzature può contribuire a renderle più ricche di sostanze nutritive.
Uovo
Spesso questo alimento viene visto nella sua eccezione negativa, soprattutto in relazione al suo contenuto in colesterolo: in realtà il colesterolo sintetizzato dal nostro organismo è molto maggiore di quello che viene apportato con gli alimenti. Al massimo l’uovo va sconsigliato a chi già soffre di ipercolesterolemia.
Oltre al colesterolo, però, l’uovo apporta anche una serie di nutrienti importanti tra i quali vitamine (soprattutto A e D) e minerali (principalmente calcio e ferro).
Tonno
Il tonno di uso più comune, data la sua praticità, è quello in scatola che può essere sott’olio o al naturale. Entrambi presentano un quantitativo di sodio più elevato rispetto al prodotto fresco e, nel caso del tonno sott’olio, anche un maggior contenuto di grassi (normalmente di origine vegetale). Il quantitativo proteico ed in minerali del prodotto non presenta invece sostanziali differenze rispetto al prodotto fresco.
Spinaci
Il ferro invece, che rende questo ortaggio conosciuto anche dai più piccoli, è presente sotto forma di un sale che rende questo minerale poco assimilabile e che quindi viene trattenuto solo in parte dal nostro organismo.
Per beneficiare al meglio delle proprietà nutritive degli spinaci sarebbe meglio consumarli con del limone che rende il ferro maggiormente assimilabile e, al fine di evitare le perdite in oligoelementi, non bollirli troppo.
Salmone
Il salmone, come altri pesci grassi, risulta però ricco in grassi omega-3, una categoria di lipidi insaturi essenziali che il nostro organismo non riesce a sintetizzare e che, pertanto, deve obbligatoriamente introdurre con la dieta. Il salmone rappresenta comunque, come i prodotti della pesca in generale, una buona fonte di proteine, fosforo, potassio, sodio, vitamine D, E e del gruppo B. Il salmone viene genericamente conservato in scatola oppure viene affumicato. Può essere cucinato alla griglia, arrosto, in umido. Viene frequentemente consumato anche crudo.
Salame
Come tutti gli insaccati, anche il salame ha un contenuto di sodio molto elevato (circa 1850mg/100gr) dovuto al sale che viene aggiunto per permetterne la conservazione.
Riso
Il riso integrale, al quale vengono asportate solo le parti più esterne e dure, risulta più ricco di proteine, di fibra e di minerali rispetto al riso bianco brillato.
Ricotta
Sotto l’aspetto nutrizionale, è difficile individuare delle caratteristiche univoche sia a causa delle diverse tipologie di prodotto presenti sul mercato, sia perché le proprietà nutritive della ricotta dipendono molto dal latte di partenza.
Oltre alla ricotta fresca, sono reperibili in commercio la stagionata, la affumicata e quella cotta al forno. La ricotta fresca può essere utilizzata come ingrediente per numerosissimi dolci e ripieni di pasta fresca o di torte salate. La ricotta stagionata si consuma per lo più grattugiata, come condimento. È inoltre necessario distinguere tra la ricotta ottenuta esclusivamente dall’acidificazione del siero e quella addizionata di panna o latte. Quest’ultima infatti risulterà più saporita, ma anche molto più calorica.
Il valore nutritivo delle proteine della ricotta (circa 12 g/100g), poiché prodotta con le sole proteine del siero, è superiore, anche se di poco, a quello dei formaggi. Minore però è il contenuto in calcio e in vitamine. La ricotta prodotta dal siero di latte vaccino ha un contenuto in grassi molto inferiore rispetto a quella prodotta da latte di pecora o bufala ed in generale molto minore rispetto agli altri formaggi di comune utilizzo (ad esempio il parmigiano).
Radicchio
Il radicchio rosso contiene una buona quantità di potassio, fibra e vitamina C, la quale preserva al meglio le sue proprietà se questo vegetale viene consumato fresco e a crudo in insalata.
Prezzemolo
Le foglie fresche del prezzemolo contengono ferro, calcio, fosforo ed un quantitativo elevato di vitamina A e C. Proprio il prezzemolo costituisce una delle fonti più ricche di vitamina C, sebbene questi valori perdano di importanza se si considerano le piccole dosi di prezzemolo che solitamente si utilizzano per preparare le pietanze. Inoltre, interessante è il contenuto in apigenina, molecola antiossidante appartenente alla famiglia dei “flavonoidi” antiossidanti.
Pomodoro
Platessa
Può essere introdotto efficacemente in una dieta finalizzata alla perdita di peso corporeo, ovviamente scegliendo condimenti e modalità di cottura idonei che evitino un aumento dell’apporto calorico del prodotto finito.
Pizza
In generale, la pizza costituisce un alimento completo e può pertanto rappresentare un ottimo piatto unico: fornisce infatti una buona dose di carboidrati e di proteine, oltre ad un corretto apporto di lipidi distribuiti tra saturi, monoinsaturi e polinsaturi.
Inoltre possiede una buona dose di micronutrienti come il licopene (presente nel pomodoro), il beta-carotene (dal basilico), la vitamina E e i polifenoli (nell’olio d’oliva).
Piselli
Inoltre, la minor concentrazione di amido rispetto ad altri legumi li rende più digeribili, mentre il basso contenuto in lipidi consente ai piselli di entrare a far parte anche delle diete ipocaloriche. I valori di carboidrati e le proteine variano però notevolmente a seconda che si parli di piselli freschi o secchi: infatti, mentre nei primi sono presenti in quantità tali da fornire circa 80 calorie ogni cento grammi di prodotto, nei piselli secchi le proteine rappresentano circa il 20% e i carboidrati l'80%, con un conseguente potere calorico di oltre 300 calorie ogni cento grammi di prodotto.
Pesci
Contiene proteine definite ad “alto valore biologico” (10-20%), in quanto contenenti aminoacidi essenziali per il nostro organismo. Nel pesce sono molto ben rappresentati gli acidi grassi polinsaturi, in particolare gli omega-3 e contiene buone quantità di fosforo, calcio e iodio.
Per quanto riguarda le vitamine sono presenti prevalentemente quelle del gruppo B e le vitamine A, D ed E.
La scelta della tipologia di cottura più idonea può essere un elemento determinante nel mantenere il più possibile inalterati i componenti nutrizionali del pesce (ad esempio scegliendo la cottura al forno). La frequenza di consumo consigliata è di almeno due porzioni alla settimana.
Peperoncino
Il peperoncino contiene capsaicina, una sostanza che gli conferisce la caratteristica “piccantezza” alla quale alcuni studi conferiscono proprietà salutistiche di vario genere.
Patata
Tale tubero costituisce una buona fonte di potassio e fosforo che in parte passano nell’acqua di cottura se non viene fatto bollire intero con la buccia.
Pasta di semola
100 grammi di pasta apportano circa 360 calorie. Bisogna però prestare attenzione ai sughi e ai condimenti utilizzati per la preparazione dei piatti, in quanto possono far aumentare notevolmente la quantità di calorie apportate.
Orzo
Il contenuto in fibre dipende comunque dalla tipologia di orzo: l’orzo raffinato contiene infatti meno fibre, ma anche minor quantità di altri principi nutritivi, come vitamine e minerali.
Olio extra vergine d’oliva
L’olio extra vergine d’oliva è l’unico che, ottenuto mediante operazioni meccaniche (la spremitura per pressione, la centrifuga o il percolamento) può essere, a ragione, considerato un "succo" naturale al cento per cento.
Gli antiossidanti di cui è ricco svolgono un’azione preventiva nella formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento. Una dieta che preveda l’uso dell’olio extravergine d’oliva ha dunque un effetto protettivo e antinvecchiamento.
Facilmente digeribile, in quanto attiva la peristalsi intestinale, è il condimento ideale per coniugare gusto, leggerezza e salute.
Può fregiarsi della dicitura "extra" solo quell’olio ricavato direttamente per estrazione di tipo meccanico dal frutto dell’oliva, dal gusto assolutamente perfetto, con un’acidità libera espressa in acido oleico non superiore a 1 grammo per 100 grammi.
Noci
Anche le proteine delle noci sono importanti: sono infatti ricche di arginina che costituisce uno dei cosiddetti aminoacidi essenziali (ossia è un aminoacido che deve essere introdotto con la dieta in quanto il nostro organismo non è in grado di produrlo).
Le proprietà positive di questi composti si sommano a quelle di sostanze presenti in quantità minori tra le quali vitamina E (importante antiossidante), magnesio, fibra ed acido folico.
Mozzarella
Il suo contenuto in grassi (animali) è di circa 20gr/100 gr. La mozzarella è fonte anche di alcuni minerali, in particolare fosforo (350 mg/100gr) e calcio (150 mg/100gr) entrambi importanti nel mantenimento di ossa e denti, e vitamine, tra le quali è da ricordare la vitamina A.
Tra i latticini, la mozzarella è senz’altro un formaggio da preferire all’interno di una dieta equilibrata sia per l’apporto calorico non eccessivo (253 Kcal/100gr) che per il minor contenuto in sodio e grassi rispetto a formaggi più stagionati. Si presta poi a ricettazioni di vario tipo e può essere consumata anche da sola con l’aggiunta solo di un filo d’olio.
Molto nota nel nostro paese è anche la mozzarella di bufala a denominazione DOP. Essa presenta delle caratteristiche nutrizionali diverse dalla mozzarella fiordilatte per la diversa composizione del latte da cui si produce: in particolare ha un maggior contenuto di grassi (circa 24gr/100gr), di sodio, ma apporta più calcio (circa 210mg/100gr).
Molluschi
I molluschi sono facilmente digeribili e poveri in lipidi, contengono proteine in buona quantità, acidi grassi polinsaturi (in particolare gli omega-3, a cui sono attribuite proprietà importanti per il nostro organismo), sali minerali quali sodio, potassio, fosforo, calcio, ferro, iodio, zinco e selenio, vitamina A e vitamine del gruppo B.
I molluschi si vendono freschi o surgelati, possono essere utilizzati in numerose preparazioni culinarie di antipasti, primi e secondi piatti. È importante limitare il più possibile il consumo di molluschi crudi.
Merluzzo
La carne del merluzzo, ma più in generale del pesce, è facilmente digeribile grazie alle caratteristiche delle sue fibre muscolari. Queste carni contengono proteine ad elevato valore biologico, ossia proteine caratterizzate da una composizione aminoacidica ottimale.
Inoltre il pesce contiene acidi grassi polinsaturi omega 3 (tipologia di lipidi che per la loro importanza vengono definiti “essenziali”) e fornisce un buon apporto di iodio, ferro e selenio, nonché di vitamine A e D. La frequenza di consumo del pesce consigliata è di almeno due porzioni alla settimana.
Melanzana
Per questi motivi, la melanzana entra spesso a far parte delle diete dimagranti anche se è sempre da tenere sotto controllo il condimento che si utilizza nella loro preparazione. Di frequente, infatti, la melanzana entra a far parte di pietanze molto elaborate (come ad esempio la parmigiana) che, oltre a diminuirne la digeribilità, portano ad un valore calorico complessivo molto elevato.
In alternativa possono essere preparate in umido o alla griglia.
Mela
Tra le vitamine spicca la vitamina C: 100 grammi di mela apportano infatti circa 12mg di vitamina C, ossia circa il 25% del fabbisogno giornaliero raccomandato per un uomo adulto.
Tutte queste caratteristiche fanno della mela un ottimo spuntino anche per chi vuole mantenere un peso ideale.
Mandorle
Da un punto di vista nutrizionale si caratterizzano per l’alto contenuto calorico, comune a tutta la frutta secca, e per l’elevato contenuto in grassi, costituiti in gran parte da grassi insaturi ed in particolare da monoinsaturi.
L’elevato contenuto in lipidi rende necessario tenere d’occhio le quantità consumate.
Le mandorle sono anche un'ottima fonte di magnesio e vitamina E e, tra i diversi tipi di frutta secca, rappresentano quelli con il contenuto più elevato di fibre (12%).
Limone
Per mantenere intatte le proprietà delle vitamine è fondamentale assumere il frutto o il succo appena sbucciato o spremuto.
Legumi
Le proteine sono presenti in quantità variabili a seconda delle diverse tipologie di legumi, ma in generale possiamo affermare che non hanno valore biologico elevato, se comparato con quello di altri prodotti (ad esempio la carne). Questo a causa dell’assenza di alcuni aminoacidi fondamentali per il nostro organismo che sono invece presenti in altri alimenti, tra i quali i cereali (che tra l’altro risultano a loro volta privi degli aminoacidi presenti nei legumi). La combinazione legumi-cereali consente di innalzare tale valore e pertanto piatti come pasta e fagioli, pasta e piselli ecc. rappresentano ottimi abbinamenti.
Le fibre presenti nei legumi, invece, concorrono ad aumentare il senso di sazietà, a rallentare lo svuotamento gastrico e a favorire il transito intestinale. Queste fibre sono responsabili però anche del gonfiore che può conseguire al consumo dei legumi: la fermentazione delle fibre, infatti, porta alla formazione di molecole gassose.
Gamberi
I gamberi si trovano in commercio freschi o congelati e si consumano prevalentemente bolliti e arrostiti.
Funghi
Per quanto riguarda le proteine, queste sono ad elevato potere nutritivo in quanto costituite da tutti gli aminoacidi essenziali. Questi ultimi possono essere definiti come i “mattoni” necessari per la costruzione delle proteine: non possono essere sintetizzati nel nostro organismo e, pertanto, devono essere obbligatoriamente introdotti con la dieta.
Formaggi
I formaggi, però, apportano anche quantità di grassi piuttosto elevate (variabili in funzione della tipologia di prodotto), perciò non andrebbero consumate più di 4 porzioni a settimana.
A questo proposito è anche opportuno ricordare che i formaggi non andrebbero consumati dopo un pasto completo, ma costituiscono un vero e proprio secondo piatto.
Fichi
Farro
Farina integrale
La fibra esplica un elevato numero di funzioni benefiche, seppur non apportando alcun valore calorico aggiunto. Oltretutto, la fibra genera volume nello stomaco, contribuendo al raggiungimento del senso di sazietà. Ciò rende i prodotti integrali ideali per i soggetti che seguono un regime ipocalorico, anche se consumare questi alimenti rappresenta una buona abitudine per chiunque.
Fagiolini
Le quantità di questi nutrienti dipendono ovviamente dal metodo di cottura utilizzato per la preparazione, in quanto esso può portare ad una perdita di certe sostanze che possono passare al liquido di cottura.
Fagioli
Erbe aromatiche
Di alcune erbe aromatiche si utilizzano le foglie (alloro e basilico), di altre i bulbi (aglio e cipolla) e di altre ancora i semi (finocchio e sedano).
Il contenuto medio in proteine è più elevato nei semi (si avvicina al contenuto nei legumi secchi, esclusa la soia), così come il contenuto in lipidi (29-55%). Le erbe aromatiche in foglie si caratterizzano per un rilevante contenuto di ferro (30-50 mg/100g) e di sodio.
Crostacei
Le più importanti specie di interesse alimentare sono l’aragosta, l’astice, la canocchia, il gambero, il granchio e lo scampo.
Hanno un apporto calorico piuttosto ridotto e sono quindi adatti per le diete ipocaloriche. Sono facilmente digeribili e apportano buone dosi di proteine e di grassi, tra i quali gli omega-3. Inoltre le carni sono ricche di iodio, molecola essenziale per il funzionamento della tiroide.
Al tempo stesso, l’elevata presenza di iodio rende questi prodotti poco adatti ai soggetti che necessitano di regimi dietetici poveri di questo minerale.
Il contenuto in proteine varia dal 14% al 22% secondo le specie, i lipidi dall’1 al 3%. I crostacei sono inoltre caratterizzati da un buon contenuto di vitamine del gruppo B e di sali minerali, nello specifico iodio, zolfo, zinco, fosforo, sodio e potassio.
Si possono trovare in commercio freschi, congelati (crudi e cotti) e inscatolati (cotti), mentre l’aragosta e l’astice vengono venduti vivi.
Cocco
Allo stesso tempo, però, la noce di cocco è ricca di minerali (primo fra tutti il potassio) e carboidrati. Inoltre, nella polpa sono presenti una serie di aminoacidi essenziali, importanti per l’organismo.
Cioccolato
Unica eccezione è rappresentata dal cioccolato bianco, ottenuto dal burro di cacao senza aggiunta di cacao. Ovviamente le caratteristiche nutrizionali dei diversi prodotti finiti risentono dell’aggiunta di questi ingredienti.
In particolare, i valori nutrizionali dipendono dalla percentuale di cacao presente anche se hanno un apporto calorico che si aggira intorno alle 550 kcal per 100 grammi di prodotto, indipendentemente dalla tipologia.
Il cioccolato, soprattutto quello fondente, è oggetto di studi grazie anche alla presenza di componenti minori, come i flavonoidi. Nel cioccolato si trovano poi alcuni minerali, come ferro, magnesio e fosforo.
Cereali
I semi ancora intatti costituiscono anche un’ottima fonte di fibra che però viene in gran parte persa a causa dei processi di lavorazione. Buono è anche l’apporto di proteine vegetali.
I cereali integrali (pasta, pane, corn flakes) sono da preferire a quelli raffinati per poter incrementare l’apporto giornaliero di fibra.
Carota
Essa costituisce inoltre una delle fonti per eccellenza di vitamina A che gioca un ruolo importante nel rafforzamento della vista. È importante consumare le carote con un condimento a base grassa (ad esempio un filo d’olio) così da rendere maggiormente utilizzabile da parte dell’organismo la suddetta vitamina che fa parte delle “liposolubili” (ovvero solubili nel grasso). Oltre a queste sostanze, le carote contengono vitamine del gruppo B, PP, D, E ed una discreta quantità di fibra.
Carni bianche
Carne
Carciofo
Broccoli
I broccoli sono infiorescenze molto ricche di proprietà nutritive ma povere di calorie (34 Kcal per 100grammi): contengono discrete quantità di vitamine (soprattutto C), oltre a ferro, calcio, potassio e a buone dosi di fibra, utile per aumentare il senso di sazietà.
Asparagi
Oltre a contenere fibra ed avere un contenuto calorico ridotto, gli asparagi possiedono anche proprietà diuretiche.
Dove si può trovare la Pasta Fillo?
Come mai non si trova più in commercio Buitoni Idea Per… Il Saccoccio alle Erbe Provenzali, ma si trova solo quello alle Erbe Mediterranee?
A cosa serve la valvola presente sulle confezioni di base per focaccia?
Dopo la cottura con Buitoni Idea Per… Il Saccoccio, la pelle del pollo verrà croccante come la preparazione casalinga?
Cosa succede se si inserisce nel sacchetto di Buitoni Idea Per… Il Saccoccio delle verdure oltre al pollo?
È meglio inserire in Buitoni Idea Per… Il Saccoccio il pollo intero o a pezzi?
È possibile utilizzare Buitoni Idea Per… Il Saccoccio per preparare altri tipi di carne, oltre al pollo?
È normale che Buitoni Idea Per… Il Saccoccio durante la cottura nel forno si gonfi?
È importante seguire le indicazioni sulla confezione de Il Saccoccio per conoscere le corrette modalità di chiusura. È inoltre buona norma posizionare la teglia nel livello più basso del forno in modo che il sacchetto gonfiandosi non rischi di toccare le serpentine di calore sul soffitto che lo bucherebbero.
Di cosa è fatta la plastica di Buitoni Idea Per… Il Saccoccio? È sicura?
Il contatto del sacchetto con il cibo è sicuro: il materiale è infatti idoneo al contatto con gli alimenti ed è conforme a tutte le disposizioni legislative pertinenti.